Tumore al seno: gli inibitori dell’aromatasi possono causare sindrome del tunnel carpale


La sindrome del tunnel carpale è una condizione nella quale il nervo mediano è compresso e porta a dolore e debolezza muscolare nelle dita e nella mano.

Gli inibitori dell’aromatasi portano a una forte soppressione degli estrogeni e si potrebbe pensare che aumentino il rischio di sindrome del tunnel carpale in donne in postmenopausa trattate con terapia adiuvante per tumore del seno allo stadio iniziale.

E’ stata compiuta un’analisi basata sui dati di un follow-up mediano di 100 mesi in donne in postmenopausa in due bracci di monoterapia ( Anastrozolo ( Arimidex ): n=3.092; Tamoxifene ( Nolvadex ): n = 3.094 ).

E’ stata studiata la storia naturale delle pazienti che si erano presentate con sindrome del tunnel carpale nel corso della terapia adiuvante per tumore alla mammella allo stadio iniziale.
E’ stata anche posta attenzione a una serie di noti fattori di rischio per la sindrome del tunnel carpale.

Dopo un follow-up di 100 mesi, sono stati osservati 80 casi ( 2.6% ) di sindrome del tunnel carpale nel gruppo Anastrozolo rispetto a 23 casi ( 0.7% ) ne gruppo Tamoxifene ( P
La maggior parte dei casi di sindrome del tunnel carpale è risultata di intensità lieve o moderata e si è presentata precocemente.

Nessuna delle donne ha interrotto il trattamento a causa della sindrome del tunnel carpale.

La sindrome è risultata significativamente aumentata per le donne trattate in precedenza con terapia ormonale sostitutiva ( P=0.007 ) o che avevano in precedenza ricevuto chemioterapia ( P=0.01 ).

Le donne di età uguale o superiore ai 60 anni all’ingresso nello studio sono risultate a minor rischio di sindrome del tunnel carpale rispetto alle loro controparti ( P=0.002 ).

In conclusione, benchè l’uso di Anastrozolo sia associato a una maggiore incidenza di sindrome del tunnel carpale, tale sindrome è rara e la maggior parte dei casi si presenta come forma lieve o moderata e di breve durata.
La sindrome del tunnel carpale ha uno scarso impatto sul rapporto generale rischio-beneficio per l’uso di Anastrozolo in donne in postmenopausa con cancro al seno allo stadio iniziale. ( Xagena2009 )

Sestak I et al, J Clin Oncol 2009; 27: 4961-4965


Gyne2009 Farma2009 Onco2009


Indietro

Altri articoli


L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...


Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...


L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...


Il completamento con successo della chemioterapia è fondamentale per migliorare gli esiti del carcinoma mammario. L’intensità della dose relativa ( RDI...



La patogenesi della dermatite acuta da radiazioni ( ARD ) non è completamente compresa. I batteri cutanei proinfiammatori possono contribuire...



La terapia protonica è in valutazione nel tumore al seno come strategia per ridurre l’esposizione alle radiazioni al cuore e...


Le donne sopravvissute al linfoma di Hodgkin ( HL ) trattate con radioterapia del torace hanno un rischio fortemente aumentato...